Musica dalla gravidanza a 6 anni

Nati per la Musica Madre con bambina e padre

Musica dalla gravidanza ai 6 anni

Il processo di avvicinamento alla musica segue il naturale sviluppo del bambino. 
È importante non considerare queste tappe in maniera rigida e tenere presente che ogni bambino ha caratteristiche personali diverse.
Dalla gravidanza sino ai sei anni ecco alcuni spunti di riflessione e accorgimenti! 

Gravidanza

Durante la gravidanza il bambino è attivo e competente e ha la possibilità di mettersi in contatto con il mondo esterno attraverso le sue capacità percettive

Ritmo (battito cardiaco) e melodia (la voce del genitore) costituiscono le fondamenta che il bimbo utilizzerà per relazionarsi dopo la nascita con il “nuovo mondo” e per comunicare con i propri genitori. 

L’esperienza prenatale rafforza il legame madre-figlio. Dopo la nascita il bambino ricorda il tono della voce, il contorno melodico (saliscendi della melodia), l’intensità, i respiri, le pause e questi elementi lo aiutano a riconoscere la voce materna.

Primi mesi

Durante i primi mesi, l’esperienza musicale e sonora coinvolge non solo le aree cerebrali dedicate al riconoscimento sonoro, ma anche quelle del linguaggio e delle emozioni. Prendete l’abitudine di cantare durante la giornata: il suono, il canto, il baby talk caratterizzano dei momenti significativi della quotidianità così come il cambio del pannolino, la fine della poppata o la nanna. Anche il silenzio è importante: la comunicazione è costruita da suoni e silenzi. Il silenzio segna le pause e il ritmo, invita all’ascolto dell’ambiente circostante e di chi si ha di fronte.

6-12 mesi

A questa età il bambino riesce a fare dei vocalizzi che stimolano il dialogo con il genitore. Scambi sonori e lallazioni costruiscono così una comunicazione fatta di ripetizioni e variazioni

Il bambino in questo modo apprende la turnazione nella comunicazione, si giova dell’attenzione e dello sguardo condivisi.

È bene che il bambino abbia la possibilità di esplorare la realtà acustica in maniera attiva, per questo è utile porgergli degli oggetti sonori, che saranno i suoi primi strumenti musicali. È anche un modo per divertirsi e giocare con il suono. Pentole, scatole, cucchiai di legno saranno per lui “le voci di una vera orchestra”. 

12-24 mesi

Il bambino è in grado di ripetere brevi filastrocche e canzoncine e sperimenta sempre di più l’aspetto sonoro degli oggetti, degli strumenti musicali e anche della sua voce

Può capitare di vedere il bambino improvvisare passetti di danza, mentre ascolta la musica. 

È importante in questo periodo che l’ascolto sia il più possibile partecipato e attivo, con girotondi, giochi insieme, brevi balli, e la proposta di nuovi stili e generi musicali.

24-36 mesi

Il bambino sceglie in autonomia i brani da ascoltare ed esplora la sua voce in maniera sempre più articolata. 

Il bambino riesce a ripetere i canti che ascolta, completare la strofa di una filastrocca o canzone che conosce, accompagnare il gioco con canti e sonorizzazioni spontanee. 

Tutte queste azioni favoriscono lo sviluppo della creatività, della memoria, della capacità di ascolto e di comunicazione del bambino. In questo periodo il bambino inizia ad apprezzare anche la musica dal vivo.

3-6 anni

Il bambino è in grado di inventare e cantare musiche per giocare, per raccontare storie, per imparare a contare, a elencare le parti del corpo, i colori, i giorni della settimana

Dai 6 anni in poi

Il bambino può iniziare a frequentare i primi corsi di propedeutica musicale e ad ascoltare musica in gruppo, attività che favorisce i rapporti sociali e l’aspetto emozionale e contribuisce all’equilibrio globale della persona.

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