Codice Etico

Nati per la Musica Codice Etico

Nati per la Musica (NpM) è un progetto di promozione della musica ai bambini in età prescolare promosso a livello nazionale dall’Associazione Culturale Pediatri (ACP) e dal Centro per la Salute del Bambino onlus (CSB).

A partire dal 2006 NpM si è diffuso in tutto il Paese coinvolgendo numerosi soggetti tra musicisti, pediatri, bibliotecari, educatori e associazioni musicali.

NpM e Nati per Leggere (NpL) – progetto analogo di promozione della lettura in famiglia promosso da ACP, CSB e Associazione Italiana Biblioteche (AIB) – offrono alla famiglia strumenti per influire positivamente sulla crescita del bambino con effetti misurabili anche sulla relazione genitori/figli.

Leggere ad alta voce, cantare, ascoltare musica, giocare con oggetti sonori con il proprio bambino, con una continuità nel tempo, hanno una influenza positiva sia dal punto di vista affettivo, sia da quello cognitivo. Momenti di attività piacevole per il bambino e per il genitore che consolidano nel bambino l’amore per la lettura e a godere di momenti musicali nelle età successive.

Fin dall’inizio NpM si è caratterizzato per la sua forte autonomia da qualsiasi legame con soggetti commerciali che potessero influenzarne priorità e scelte o condizionarne l’immagine e quindi l’accettazione da parte del pubblico.

In particolar modo non sono accettati i contributi di aziende del settore farmaceutico e da parte di aziende a carattere commerciale che possano, in qualche modo, influenzare o ridurre l’autonomia professionale di NpM, progetto caratterizzato da grande pluralismo di soggetti e di modalità di intervento.

NpM si qualifica come una delle buone pratiche per la promozione della salute del bambino ed a sostegno della genitorialità. Essendo i pediatri impegnati tra le altre azioni a promuovere e sostenere attivamente tutte le corrette pratiche di accudimento del neonato e del bambino (come l’allattamento al seno), raccomandiamo ai promotori locali del progetto di evitare l’uso di immagini contrarie a tali pratiche (ad esempio l’utilizzo di biberon e tettarelle) per caratterizzare e pubblicizzare iniziative ad esso collegate, così come ci sentiamo di scoraggiare la segnalazione di libri che utilizzano il biberon per rappresentare la nutrizione del lattante (vedi codice di autoregolamentazione ACP

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